Ho conosciuto l’analisi bioenergetica in un momento di stasi lavorativa e emotiva, in cui stavo pensando a quale scuola di specializzazione iscrivermi. In una maniera quasi magica (ma ora la definirei la magia e la saggezza del corpo), mi sono ritrovato a leggere “Bioenergetica” di Lowen e a rileggere uno dei miei libri preferiti: “Il matrimonio del cielo e dell’inferno” di William Blake. La sorpresa è stata di trovare gli stessi concetti in entrambi i libri, e questa è stata la scintilla, la goccia che ha fatto traboccare il mio vaso verso la bioenergetica. Questo ha cambiato la mia vita, anzi, in un certo senso posso dire che ha salvato la mia vita: non sarei morto senza, ma sicuramente sarei meno vivo! Scoprire l’analisi bioenergetica, per me, ha significato (ri)scoprire il mio corpo, senza per questo abbandonare le mie passioni più intellettuali (vedi Blake).
Mi sono occupato a lungo di dipendenze patologiche. Inizialmente “on the road” in un servizio di riduzione del danno, con tossicodipendenti attivi che spesso vivevano per strada di espedienti, più recentemente come psicologo e psicoterapeuta in un servizio accreditato per cui mi sono occupato di tossicodipendenti, alcolisti e giocatori d’azzardo patologici, occupandomi anche di formazione e prevenzione.
Ora mi occupo di psicoterapia, di analisi bioenergetica, conduco classi di esercizi e workshop di gruppo. Data la passione per il cammino, ho creato WaBi, un’associazione con cui unisco i benefici degli esercizi bioenergetici a quelli del camminare.
Grazie alla bioenergetica ho ritrovato le mie radici verso la Terra. Questo mi ha permesso di iniziare un nuovo viaggio, alla ricerca delle mie radici archetipiche: ho iniziato ad approfondire la psicologia analitica di Carl Gustav Jung.
All’interno della SIAB, la Società Italiana di Analisi Bioenergetica, ho fatto parte del progetto di sostegno psicologico, un servizio che offre sedute di sostegno psicologico a un prezzo accessibile e di un gruppo di lavoro sulle problematiche di ansia e panico, alla ricerca di una modalità psicocorporea di cura.
Attualmente seguo le lezioni della Li.S.T.A., per approfondire la psicologia analitica di C. G. Jung e la Sandplay Therapy. La mia ricerca si sta indirizzando infatti verso una integrazione dell’approccio corporeo e di quello junghiano.